XVI Domenica T.O.

Anno C – 17 Luglio 2022

Gn 18,1-10a – Sal 14 (15) – Col 1,24-28 – Lc 10,38-42

“Se si opponesse il silenzio alla parola, si cadrebbe nella dualità. Il silenzio è presente nella parola, e la parola nel silenzio.

La contemplazione e l’azione non sono i termini di una contraddizione: sono le due facce di un’unica realtà. Due facce identiche, che differiscono solo nel linguaggio. Così Marta e Maria appaiono come i due profili (o le due guance) di un unico viso.  Le differenze si limitano al loro aspetto esteriore. Ma in realtà tutto si ricompone e si riunisce, convergendo nella perfezione. Theoria e praktiké non si oppongono, ma si uniscono e si completano. La contemplazione sfocia nell’azione: la “vita theorica” culmina con la vita attiva. (…)

Nella brezza percepita da Elia sono presenti sia il silenzio che la parola, e il silenzio e la parola si congiungono nel roveto ardente. Il silenzio è fuoco e mantiene vivo il fuoco della parola”.

(Marie Madeleine Davy, Il deserto interiore, Ed. Servitium, p.170)