Anno A – 4 giugno 2023
Es 34,4b-6.8-9 – Dn 3,52-56 – 2Cor 13,11-13 – Gv 3,16-18
Quando il senso della vita ha il sapore del Pane,
e del Vento che soffia lieve ogni giorno,
sussurrando pian piano il segreto del dono.
È nel dono che tutta la vita ritorna al senso di Dio,
che ne può ripercorrere le orme invisibili sulla sabbia del deserto.
Poiché solo nel deserto interiore appare la Parola di cui porta la radice,
solo nell’anima svuotata del superfluo
appare la Sorgente che stilla il divino Essere.
Dio è Relazione intima,
è Bacio,
è Numero Primo
in cui la perfezione si espande nella vastità degli universi
e li ricompone nella sua Unità,
davanti alla quale ogni essere ritrova la sua forma originaria,
lo splendore luminoso ed etereo che si incarna nel “qui ed ora”.
E il tempo non sarà più tempo
nell’eterno fluire della grazia riversata in ogni offerta,
che dai primogeniti del gregge di Abele subisce violenza.
Solo l’Offerta ristabilisce le parti straziate nell’Uno e Trino
e nella quale ogni patibolo può diventare segno di gloria,
dal giorno in cui il Padre ha scritto l’Amore
col Sangue del Figlio
nel Fuoco dello Spirito
e lo ha versato nei nostri cuori
affinché nessuno vada perduto…