Anno B – 21 Luglio 2024
Ger 23,1-6 – Sal 22 (23) – Ef 2,13-18 – Mc 6,30-34
Ed ecco un angolo di deserto, dove rimanere soli in disparte col Signore a riposare sul suo petto. Forse pochi minuti o poche ore, non importa: il deserto scava e illumina, attira e impaurisce, sostiene le ginocchia vacillanti, separa l’illusione dalla realtà.
Nel deserto si trova il Cuore di Dio che attende la nostra storia, si ricapitola il passato, si ascolta il mormorio del vento che muove la sabbia e l’animo in ricerca.
Il deserto è inospitale solo per chi non trova niente da aggiungere alla sua vita, trasforma la tentazione in occasione, trasferisce le banalità in contenitori dove sistemare l’ordine delle cose e profuma di divino tutto ciò che tocca.
I luoghi aridi possono diventare sorgenti perenni, la solitudine ricchezza, la mancanza sovrabbondante grazia, il limite un cerchio aperto sull’infinito, la separazione unità perfetta, il riposo compimento di tutto il nostro agire.