XXI Domenica T.O.

Anno B – 22 Agosto 2021

Gs 24,1-2a.15-17.18; Sal 33 (34); Ef 5,21-32; Gv 6,60-69

Andarsene, voltare le spalle alla durezza di parole che rivelano l’amore di un Dio che si fa Pane, che si spezza per entrare in ogni frammento della nostra carne, in ogni istante della nostra esistenza.

È la durezza della scelta, la durezza della fede che chiede di oltrepassare la soglia del comprensibile per gettarsi nella libertà dei figli chiamati dalla voce del Padre.

È una parola che appare dura solo a chi pensa di aver capito tutto di Dio, a chi non sa ascoltare la sua novità, il suo messaggio, e si ferma ad una vita vissuta a metà.

Sì, perché l’altra metà di noi è quello Sposo che ci ha dato se stesso e chiede di entrare nelle nostre fragilità, nelle nostre debolezze, nella profondità del nostro cuore.

Disposto a lasciarci andare per amarci di più, a morire incompreso, a sradicarsi dalla memoria del popolo eletto e raggiungere così ogni angolo della terra.

Pane e Parola sono legati dal suo Sangue che segna il passaggio da una vita subita a una vita vissuta come scelta di amore, in cui gli eventi rimangono ai margini di una storia che si illumina di Verità ad ogni passo ma anche ad ogni caduta, perché affidarsi alla Misericordia di Dio ci rende capaci di rialzarci gustando il sapore del perdono e dell’Amore del Padre.