VI Domenica T.O.

Anno C – 13 Febbraio 2022

Ger 17,5-8 – Sal 1 –  1Cor 15,12.16-20 – Lc 6,17.20-26

“«Beata te che hai creduto».

È il massimo che si può dire a una ragazza semplice, umile, povera, che ha avuto l’avventura di parlare con gli angeli, lei che è un nulla, e che si è sentita dire che dovrà avere un figlio che sarà il Santo e il figlio dell’Altissimo; sì, proprio lei, l’ultimo e il più piccolo «resto» d’Israele.

«Beata te che hai creduto, Maria».

Quella sera sulla sabbia, vicino alla gueltà di Issakarassem, avevo deciso di scegliere Maria come maestra nella fede.

Avevo trovato un contatto vitale con lei. Non era più un personaggio a cui dovevo “culto”, era la sorella del mio cuore, la compagna di viaggio, la maestra della mia fede.

Sì, proprio della fede.

E mi spiego. Dovete sapere, fratelli, che la marcia della fede l’ho fatta tutta e…a piedi.

La mia fortuna è stata quella di non aver tremato nell’oscurità e di non aver mollato il passo anche quando non ne potevo più”.

(Carlo Carretto, Beata te che hai creduto, San Paolo Edizioni, Buc, Edizione del Kindle)