Anno A – 12 Marzo 2023
Es 17,3-7 – Sal 94 (95) – Rm 5,1-2.5-8 – Gv 4,5-42
Viene l’ora.
Eccoci qui, ancora una volta al pozzo di Giacobbe, in quest’ora carica di tensione, di sgomento, di deserto delle relazioni – come nella canicola della Samaria a mezzogiorno – mentre l’anima si interroga sulla salvezza, sulla verità del proprio essere.
Portiamo anfore cariche di domande mentre cerchiamo l’acqua viva al pozzo della tua Parola, che non è incatenata, ma zampilla come sorgente da chi si mette in silenzio e impara ad adorare il Padre nella cella interiore, dove può capire che sei tu il Vivente, colui che parla con noi.
È il pozzo delle nozze, il pozzo dei desideri che si incrociano, della tua sete che si inabissa nella nostra miseria, nel nostro dolore, nella nostra mancanza, nei nostri falsi mariti ed amanti che emanano il fetore dell’idolatria.
Sei qui, nel pozzo profondo del nostro cuore, dove hai riversato l’amore per mezzo del tuo Spirito, dove ci chiami a mietere ciò che hai già seminato e a nutrirci di quella volontà del Padre che diventa il nostro vero cibo.
Viene l’ora.
Ed è questa.